Repubblica Centrafricana

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2014

Primo intervento nel Paese

323.100

Persone raggiunte

17

Progetti

3.475.325€

Budget speso


L’intervento di INTERSOS

In un Paese in conflitto da più di vent’anni, il principale settore di intervento di INTERSOS è quello della Protezione.

Nel corso dell’anno, il protection monitoring si è rivelata un’attività chiave per l’identificazione dei bisogni delle popolazioni e delle violazioni dei loro diritti. Questo ha permesso al nostro staff di ottenere una panoramica completa dei rischi e delle violazioni in materia di protezione, al fine di fornire un’assistenza umanitaria più accurata ed efficace Due sono le principali violazioni dei diritti umani rispetto alle quali siamo intervenuti: la violenza di genere e la protezione dell’infanzia.

Gestiamo Spazi Sicuri e Centri di Ascolto per donne e ragazze sopravvissute a violenza di genere, dove possano ricevere consulenza, sostegno psicologico e assistenza economica. Quest’ultima si configura come risposta emergenziale volta a sostenere le persone assistite nei costi dell’assistenza sanitaria e del cibo.

Con le nostre attività di protezione dell’infanzia, abbiamo identificato e sostenuto ragazzi precedentemente parte delle forze armate e minori non accompagnati – due categorie che spesso si sovrappongono – nel recupero dei documenti civili e nel ricongiungimento con le famiglie. Abbiamo offerto loro formazione professionale e su abilità personali e relazionali.

L’intervento sanitario di INTERSOS si è concentrato sulla prevenzione della malnutrizione e sull’identificazione delle persone bisognose di assistenza. In casi di malnutrizione moderata, l’intervento si è concentrato sulla prevenzione, mentre le persone gravemente malnutrite hanno ricevuto cure intensive. Abbiamo sostenuto le strutture sanitarie con materiale medico e trasmissione di competenze tecniche, nonché attraverso la riqualifica delle strutture igienico-sanitarie per garantire l’accesso all’acqua potabile e all’igiene.

Contesto

La Repubblica Centrafricana è, forse, uno dei più evidenti esempi di “crisi dimenticata”. Qui più della metà della popolazione ha bisogno di assistenza e protezione umanitaria.

Gli attacchi contro i civili e l’insicurezza, soprattutto nelle aree urbane, costringono un centrafricano su cinque allo sfollamento. Questo limita fortemente l’accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione, danneggia i raccolti e aggrava l’insicurezza alimentare. 2,6 milioni di centrafricani si trovano in uno stato di crisi alimentare e oltre 200.000 minori sotto i cinque anni sono malnutriti.

La violenza dei gruppi armati rende i movimenti delle organizzazioni umanitarie costosi, lunghi e spesso pericolosi.