Nigeria, Iraq, Siria, Repubblica Centrafricana: le missioni di INTERSOS hanno organizzato eventi e attività per sensibilizzare le comunità sull’uguaglianza di genere

 

 

Anche quest’anno INTERSOS ha aderito alle 16 giornate di attivismo contro la violenza di genere istituite dalle Nazioni Unite per prevenire ed eliminare la violenza contro ragazze e donne. La campagna ha inizio il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e termina il 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. A sostegno di questa iniziativa, le missioni di INTERSOS hanno organizzato diverse attività di sensibilizzazione sui diritti delle donne, sulla violenza e l’uguaglianza di genere.

In Iraq, le attività sono state destinate alle donne e alle bambine dei governatorati di Ninewa, Salah Al Din, Erbil e Sulaymaniyah. In particolare, nel governatorato di Ninewa, nel nord dell’Iraq, INTERSOS ha organizzato attività di sensibilizzazione su violenza di genere, diritti delle donne, matrimoni di minori e violenza da parte dei partner. A queste sessioni è seguita la proiezione di brevi video formativi, poi una discussione plenaria da parte delle partecipanti, e poi sono stati distribuiti dei dignity kit, contenenti sapone, assorbenti e prodotti igienici, a donne e ragazze. Questi kit aiutano le donne e le ragazze a rafforzare l’autostima e la fiducia in sé stesse in situazioni difficili e potenzialmente opprimenti. Nel Kurdistan, le partecipanti hanno scritto anche messaggi contro la violenza di genere, hanno partecipato a sessioni di cucito e sono stati distribuiti fiori e piante come simbolo della cura per sé stesse. Poi ognuna ha lasciato l’impronta della propria mano con la vernice arancione, colore simbolo di un futuro senza violenza di genere.

In Nigeria, per aumentare l’inclusione sociale, abbiamo facilitato la partecipazione delle persone con disabilità alle attività, che hanno visto campagne di sensibilizzazione e discussioni su diversi approcci alla prevenzione e alla mitigazione della violenza di genere nell’area nordorientale del Paese. Inoltre, non sono mancate campagne di sensibilizzazione nelle scuole su uguaglianza di genere e sulla salute riproduttiva. E poi spettacoli, attività sportive ed esposizioni di prodotti artigianali presso il Safe Space di Monguno, nello Stato del Borno, con una fiera dedicata per avvicinare le donne al mondo del lavoro e creare opportunità lavorative.

In Repubblica Centrafricana, oltre a sessioni di sensibilizzazione sulle cause della violenza di genere, e a dibattiti sull’inclusione sociale delle persone con disabilità, sono state organizzate partite di calcio femminili e dibattiti radiofonici nelle regioni Bozoum, Koui e Ngouandaye.

In Siria, ci siamo rivolti anche uomini e ragazzi, con l’obiettivo di scardinare posizioni conservatrici sulla violenza di genere. Lo staff di INTERSOS si è impegnato a spiegare come si manifesta la discriminazione di genere, focalizzandosi soprattutto sui bambini per fare chiarezza sul concetto di identità di genere. Inoltre, sono state organizzate attività ricreative come sessioni di pittura, disegno e attività di decoupage.

In Sud Sudan, INTERSOS ha celebrato i 16 giorni di attivismo ad Akobo, Lankein, Ayod nello Stato di Jonglei, a Pibor nella Greater Pibor Administrative Area (GPAA), Narus e Kapoeta nell’Eastern Equatoria. Tra i momenti di discussione, di particolare impatto sono state la sessione sul legame tra violenza di genere e trasmissione dell’HIV e la discussione sulle opportunità di sostentamento per le donne nella comunità, sulle sfide e sui benefici. Inoltre, sono state organizzate delle performance nei club teatrali giovanili, delle partite di calcio tra INTERSOS e diversi membri della comunità, uno spettacolo di danza, una mostra del lavoro delle donne del Safe Space di Akobo e partite di pallavolo.