Non è mai finita l’emergenza umanitaria che dall’8 settembre, giorno dell’incendio nel campo di Moria, sta acuendo i bisogni umanitari di migliaia di persone, costrette ad affrontare un’altra lunga attesa in un nuovo campo allestito in pochi giorni dal governo greco con il supporto dell’UNHCR.

 

 

Una soluzione emergenziale che non è una vera soluzione perché lascia irrisolto il dramma delle inaccettabili condizioni di vita sull’isola ed elude il vero nodo della ricollocazione delle persone bisognose di protezione internazionale. Giunte allo stremo delle forze, dopo più di una settimana trascorsa in strada, famiglie, donne, minori e persone particolarmente vulnerabili hanno accettato l’unica scelta che si prospettava loro; entrare in un campo, ancora una volta. La presenza delle organizzazioni umanitarie è determinante per garantire loro beni di prima necessità come acqua, cibo, medicine, vestiti.

 

Il team di INTERSOS ha da subito avviato diverse distribuzioni per aiutare le persone più vulnerabili, in particolare donne e minori. Dal 16 settembre sono stati consegnati cibo e dignity kit per donne e ragazze del campo. Ad oggi sono circa 1000 le persone che hanno ricevuto kit di prodotti alimentari, e 820 le donne sole – molte delle quali sopravvissute a violenza di genere – alle quali è stato consegnato il dignity kit contenente prodotti specifici per le esigenze femminili come assorbenti, sapone intimo e anche torce frontali e un fischietto da poter usare in contesti di esposizione al rischio di violenza.

 

“Come organizzazione umanitaria siamo stati tra i primi a pensare ai bisogni delle donne e a dare una risposta”, racconta Enzo Maranghino, coordinatore INTERSOS Grecia, “Molte erano commosse quando hanno ricevuto il kit e altre hanno chiesto di poterne avere di più. Perché questo tipo di materiale è fondamentale per garantire e proteggere la loro dignità, in un contesto dove questa viene costantemente piegata”.

 

Per le prossime settimane continueranno ad essere proprio le donne le principali destinatarie dell’intervento umanitario di INTERSOS. In un contesto in cui migliaia di persone vivono in condizioni disumane, il rischio di subire violenze, abusi, molestie, è purtroppo drammaticamente alto. Questo rischio richiede un lavoro di grande attenzione e cura da parte del nostro team nel riuscire ad individuare le persone più fragili e avviare percorsi di sostegno e tutela della loro salute fisica e psicologica.

 

Per sostenere l’intervento di INTERSOS nell’emergenza a Lesbo fai una donazione online

 

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