Nelle ultime sei settimane gli attacchi in Ucraina sono aumentati e la situazione umanitaria è peggiorata. Nei giorni scorsi abbiamo distribuito alla popolazione kit con prodotti per l’igiene personale.

 

 

I primi mesi del 2024 sono stati segnati da un’intensificarsi degli attacchi in Ucraina. A poco più di due anni dall’inizio del conflitto, continuano ad esserci vittime civili e distruzione nelle aree del fronte e in tutto il Paese in generale, con particolare inasprimento nel Nord-Est.
La persistenza degli attacchi alle infrastrutture civili ha causato l’interruzione di servizi essenziali, come l’elettricità e il riscaldamento, per centinaia di migliaia di persone incidendo anche sulle attività di ospedali e scuole.

Nelle ultime sei settimane la situazione è notevolmente peggiorata”, racconta Evangelos Tsilis, capo missione INTERSOS in Ucraina. “Insieme ad altre organizzazioni umanitarie siamo intervenuti per portare aiuto alle persone che si sono rifugiate nei centri collettivi della città”. A seguito dell’escalation, infatti, sono state circa 12mila le persone accolte nei centri di transito nella città di Kharkiv e almeno 18mila quelle sfollate in tutta la regione come riportato dagli ultimi dati dell’agenzia Onu dell’IOM (Organizzazione Mondiale delle Migrazioni).

Abbiamo distribuito beni essenziali come kit per l’igiene personale e mestruale, come sapone intimo e assorbenti multiuso, con particolare attenzione agli anziani e alle donne -dice Evangelos- ci siamo trovati di fronte ad una situazione umanitaria difficile da gestire, i bisogni sono tanti e purtroppo si prevede un peggioramento nei prossimi mesi. Con l’aumentare degli attacchi sempre più civili avranno bisogno di aiuto umanitario di ogni genere”.

Secondo un’analisi di ACLED -organizzazione che analizza i conflitti nel mondo- da fine maggio i bombardamenti, i missili e gli attacchi aerei russi hanno colpito incessantemente le regioni di Donetsk, Kharkiv, Kherson e Zaporizhia. Solo due terzi delle vittime civili sono state registrate nella regione di Kharkiv dove, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, circa 35 civili della regione sono stati uccisi e 137 sono rimasti feriti dal 10 maggio scorso ad oggi.