Le temperature bassissime, la frequente mancanza di elettricità, riscaldamento e acqua rendono difficile il lavoro degli operatori umanitari sul campo. Nonostante questo, siamo riusciti a distribuire finora stufe, coperte, cibo e prodotti per l’igiene personale a più di 20mila famiglie

 

 

Tra poche settimane saranno due anni dall’inizio della guerra in Ucraina. La fine del 2023 e l’inizio del nuovo anno sono stati segnati da intensi attacchi su diverse aree del territorio ucraino, causando vittime e feriti. Ad aggravare la situazione è il rigido freddo stagionale che sta mettendo ancora di più alla prova la popolazione civile, già colpita dalle conseguenze della guerra.

Gli ultimi dati forniti dalle agenzie delle Nazioni Unite, come UNHCR e IOM, parlano di quasi 4 milioni di sfollati interni e quasi sei milioni di rifugiati in diversi Paesi europei. INTERSOS è ancora oggi operativa nel Paese per portare aiuto umanitario nelle località di Vinnytsia, Poltava, Charkiv, Odessa e Dnipro, fino a coprire gli interi oblast di Vinnytska, Odeska, Poltavska, Kharkivska, Dnipropetrovska, Mykolaivska, Khersonska, Zaporizhzhska e Donetsk.

Direttamente dal campo, gli operatori e le operatrici umanitarie di INTERSOS raccontano quello che sta accadendo in questi giorni e il loro intervento in risposta ai bisogni.
Descrivono le gravose condizioni in cui lavorano, con una temperatura che è scesa fino ai meno 15 gradi in diverse aree, con l’assenza di elettricità, di acqua e riscaldamento. Circa 3.000 famiglie, tra quelle che assistiamo, hanno subito danni alle loro abitazioni e le ostilità in corso hanno colpito, come già accaduto in passato, le organizzazioni umanitarie che operano vicino alla linea del fronte.

La squadra di Risposta Rapida di Intersos non ha però mai smesso di operare. Nel 2023 ha fornito un’assistenza di emergenza agli abitanti delle aree più remote del Paese, quelle più difficili da raggiungere a causa degli attacchi aerei quotidiani come nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhya e Kherson. Più di 20.000 famiglie hanno ricevuto cibo, stufe e coperte per difendersi dal freddo, prodotti per l’igiene personale e materiali per riparare le abitazioni danneggiate. Nella maggior parte di queste comunità molti beni essenziali scarseggiano, non ci sono più negozi dove acquistarli o sono diventati inaccessibili a causa dell’inflazione in corso nel Paese.

La difficoltà di curarsi ed essere seguiti da strutture mediche adeguate è ancora un privilegio per molta parte della popolazione. Il team medico di INTERSOS cerca da quasi due anni di raggiungere coloro che non hanno possibilità di essere visitati, soprattutto i tanti sfollati che vivono in strutture di accoglienza. Da Odessa – nel sud- e da Poltava -nel nord est- un medico e due infermieri dell’organizzazione viaggiano con una clinica mobile fino a raggiungere anche le località di Mykolaiv, Kherson e Kharkiv.

Nel 2023 abbiamo distribuito più di 200mila farmaci essenziali e attrezzature mediche alle strutture sanitarie. Ci sono persone che vivono a pochi km dalla linea del fronte, la loro messa in sicurezza è a rischio proprio per via della vicinanza alle zone sotto tiro dei bombardamenti. È su di loro che si rivolge l’attenzione principale di INTERSOS, poterli raggiungere significa rispondere alle emergenze lì dove c’è necessità, colmare un vuoto di servizi causato dalla distruzione. Un’assistenza salvavita che arriva fino alla prima linea di Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk.