Nei primi mesi dell’anno abbiamo garantito assistenza sociosanitaria a più di 2.500 persone nelle località più isolate e colpite dal conflitto

 

Il diritto alla salute, in un Paese in guerra, è uno tra i primi ad essere violato. La distruzione di centri medici, la carenza di medicinali, di dispositivi sanitari e di personale medico rappresentano le principali minacce per la salute della popolazione civile. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, a febbraio 2022, sono stati molti i danni causati alle infrastrutture, a ospedali e scuole, ma anche alla produzione locale e all’esportazione di cibo. La perdita di posti di lavoro è stata cospicua e ha contribuito all’aumento del numero delle persone in fuga dalle regioni più esposte a bombardamenti e attacchi militari.

Il WHO – Organizzazione Mondiale della Sanità – denuncia che in Ucraina, dal 31 dicembre 2022 ad oggi, sono state 56 le strutture mediche distrutte dai bombardamenti. Secondo le ultime cifre OCHA – Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari – sono circa 27 milioni le persone colpite dalla crisi in corso, dentro e fuori l’Ucraina.

Gli sfollati interni – circa 5 milioni secondo i dati UNHCR – necessitano di supporto e assistenza umanitaria per colmare l’assenza di beni essenziali e servizi statali, venuti meno con lo scoppio della guerra. In alcune zone del Paese, soprattutto le aree del sud e dell’est, le comunità vivono spesso senza energia elettrica o riscaldamento. Oltre alle sofferenze causate dalla violenza del conflitto, è sempre più difficile avere accesso all’acqua potabile e al cibo. In questo scenario, garantire cure mediche, primarie ed emergenziali, è molto difficile. Per fare fronte alla fragilità dell’intero sistema sanitario ucraino, i medici di INTERSOS raggiungono le aree più colpite e isolate attraverso cliniche mobili, vetture attrezzate e contenenti medicinali e dispositivi medici essenziali.

Partendo dalla città di Odessa, nell’Ucraina del sud, il nostro personale medico specializzato ha raggiunto più di 25 località fortemente colpite dal conflitto, inclusi gli oblast di Mykolayiv e di Kherson. In quest’ultima regione, le operatrici e gli operatori di INTERSOS hanno raggiunto gli insediamenti di Inhulets, Sonyachne, Molodizhne, Bohdanivka, Fedorivka, Ulyanivka, Chereshenky, Zotà rivka e Muzykivka.

Nel marzo scorso, nel piccolo villaggio di Koblevo, nell’oblast di Mykolayiv, che accoglie tantissimi sfollati interni, il nostro team ha visitato circa 350 persone provenienti dall’est e dal sud del Paese. Persone che vivono come sospese da più di un anno, senza poter fare ritorno nelle proprie case e costrette in condizioni di indigenza.

Nei primi mesi dell’anno INTERSOS ha offerto consulenza medica e psicosociale a più di 2.500 persone: bambini, anziani e persone con malattie croniche che durante le visite mediche hanno ricevuto cure e medicinali gratuiti.