Chiamando da fisso o mandando un sms al numero 45588, dal 7 al 27 aprile, si contribuisce ad aiutare le bambine e i bambini rimasti soli e lontani da casa in seguito a guerre, violenze o disastri naturali, accogliendoli in luoghi sicuri e dando loro sostegno psicologico

 

Parte oggi la nostra campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Mai più soli”, per garantire aiuto e protezione ai minori soli, sfollati o rifugiati in Ciad, Niger e Libia.
Con questa campagna vogliamo dare un allarme e tornare ad accendere una luce su un fenomeno spesso sottovalutato. Nessun minore deve essere lasciato solo, perché è nella solitudine, e nel silenzio, che si sfaldano le reti di protezione e crescono i pericoli.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, il numero dei minori costretti a lasciare la propria casa a causa di guerre e violenze ha raggiunto la cifra record di 43 milioni. Tra questi, centinaia di migliaia sono minori non accompagnati, separati dalle proprie famiglie.
A loro, da sempre, INTERSOS dedica percorsi dedicati all’interno dei programmi di protezione che l’organizzazione porta avanti nelle più gravi crisi umanitarie.
I minori non accompagnati e separati (MSNA) sono bambine e bambini rimasti soli a causa di conflitti, sfollamento della popolazione o disastri naturali e, per questo, in condizioni di particolare vulnerabilità. Separati dai loro cari, hanno perso la cura e la protezione delle loro famiglie proprio quando ne avrebbero avuto più bisogno. Sono a rischio di abuso e sfruttamento e persino la loro stessa sopravvivenza può essere minacciata. Sono forzati ad abbandonare la scuola e a non seguire un percorso educativo e formativo consono alla loro età. Sono costretti, spesso, ad assumere responsabilità da adulti, come prendersi cura di sorelle e fratelli più piccoli.
Il progetto di INTERSOS si concentra in particolare su tre paesi africani caratterizzati da gravi crisi umanitarie che hanno visto, per diverse ragioni, un nuovo deterioramento nel corso del 2023.
In Ciad lavoriamo sia attraverso l’assistenza agli sfollati del conflitto ultradecennale del Lago Ciad -con 14 “Spazi amici dell’infanzia” nei numerosi campi situati nella Regione del Lago- sia attraverso la risposta alla nuova emergenza determinata dal conflitto interno in Sudan che ha finora causato oltre 300.000 rifugiati che hanno attraversato il confine est del Paese in cerca di protezione.
In Niger ci occupiamo dell’assistenza a minori non accompagnati fuggiti dalla Libia, nei campi rifugiati di Agadez e Hamdalleye (nei pressi della capitale Niamey), in un contesto reso sempre più difficile dalla crescente instabilità interna e dalle conseguenze del colpo di stato di luglio 2023 e delle sanzioni internazionali. Qui forniamo supporto psicologico ed educazione informale.
In Libia accogliamo i minori vulnerabili nei centri Baity (“Casa mia”) di Tripoli e Sebah, che offrono servizi di educazione e salute a bambine e bambini dai 6 ai 18 anni e anche alle ragazze maggiorenni, sia libiche che migranti, in uno scenario caratterizzato da un accesso umanitario ancora fortemente limitato e dall’impatto di eventi climatici estremi.
In continuità con l’impegno degli ultimi tredici anni, INTERSOS garantisce protezione a minori non accompagnati anche in Grecia, ad Atene, e in Italia: qui, dopo le attività svolte in Sicilia fino al 2019 con i minori non accompagnati, andiamo avanti su Roma dove, dopo l’apertura nel 2011 di una struttura di accoglienza dedicata ai minori stranieri soli, adesso con un team mobile raggiungiamo i luoghi di insediamento informale dove i ragazzi si trattengono durante il loro passaggio nella Capitale.