Cittadinanza, accesso ai servizi, giovani. Sono questi i temi su cui si è concentrato l’incontro tra le comunità di rifugiati, richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e temporanea, apolidi e persone con background migratorio e l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, con l’obiettivo della stesura di un piano sociale cittadino.

 

Sabato 11 maggio, a Roma, quaranta rappresentanti dai 19 ai 60 anni di età di venti nazionalità diverse hanno potuto dare voce alle loro istanze, bisogni e proposte, nel corso di un’ iniziativa organizzata dall’Assessorato in collaborazione con l’UNHCR e i propri partner.

Tra loro, hanno preso parte all’incontro numerosi Volontari nelle Comunità – parte del programma VOC di UNHCR e INTERSOS, che ha lo scopo di rafforzare il coinvolgimento attivo di rifugiati, richiedenti asilo e apolidi e il loro ruolo di agenti di cambiamento e di connessione tra le comunità di appartenenza e il mondo dei servizi e delle istituzioni.

Per i Volontari, l’iniziativa è stata non solo un importante momento di partecipazione civica, ma anche un riconoscimento del loro protagonismo attivo all’interno dei processi di integrazione nella Capitale nonchè del loro percorso di collaborazione con il Comune di Roma. Da tempo, infatti, I volontari nelle Comunità sono impegnati in processi di consultazione, in particolar modo con  il XIV Municipio e con il Tavolo della Convivenza.

Alle consultazioni hanno preso parte anche diversi membri delle Associazioni della rete di PartecipAzione, programma di UNHCR e INTERSOS che ha come obiettivo quello di rafforzare le competenze e le capacità di associazioni di rifugiati in Italia.

 

Le proposte emerse

 

Membri di associazioni e volontari hanno partecipato non solo presentando le proprie istanze, ma anche portando sui tavoli i bisogni e le proposte delle proprie comunità di appartenenza.

Le proposte emerse dai tre tavoli di discussione hanno spaziato da un maggiore riconoscimento delle realtà associative guidate da persone rifugiate e richiedenti asilo in città, all’implementazione della mediazione linguistica e culturale all’interno dei servizi comunali come gli sportelli amministrativi, gli ambulatori, ipresidi medico-sanitari e le scuole. È stato poi proposto il rafforzamento delle attività di comunicazione messe in campo per la sensibilizzazione sui temi del contrasto al razzismo e della valorizzazione della multiculturalità, ed è stata evidenziata la centralità delle attività di inclusione lavorativa e di accesso alla casa, su cui puntare per favorire i processi di integrazione, specialmente per quanto riguarda i più giovani.

Questo importante scambio è stato possibile anche grazie al lavoro di rafforzamento delle capacità e di empowerment delle comunità portato avanti dal programma VOC, all’interno del quale si è inserito un workshop preparatorio all’incontro.

Organizzato nel corso della giornata precedente da INTERSOS e UNHCR e tenuto da formatrici esperte in comunicazione istituzionale e processi partecipativi, il workshop è stato fondamentale per i partecipanti, in quanto ha permesso loro di sperimentare le modalità di consultazione istituzionale e di accrescere le proprie capacità comunicative e partecipative.