Grazie al sostegno dell’Unione Europea ci prendiamo cura dei minori a rischio e delle persone con vulnerabilità nei governatorati di Hama e Damasco Rurale

 

 

Nour* è una ragazza di quattordici anni che vive con la madre e i fratelli minori a Beit Sawa, in Siria. A causa delle difficili condizioni di vita dell’intera famiglia, Nour ha dovuto abbandonare la scuola per più di un anno e rimanere a casa a occuparsi dei fratelli mentre la madre era fuori per lavoro. Ad agosto 2022, Nour ha cominciato a partecipare alle attività di supporto psicosociale nel centro di INTERSOS dedicato al sostegno dei minori e delle persone con vulnerabilità, e fin da subito sono emersi nel suo comportamento segni di malessere interiore legati all’abbandono scolastico. Nour si sentiva triste e delusa per non aver potuto frequentare la scuola, questo l’ha portata a isolarsi sempre di più, perdendo la fiducia in sé stessa. Così, gli assistenti sociali del centro l’hanno incoraggiata a iniziare un percorso di supporto psicosociale e ha cominciato a seguire sessioni di formazione individuale sull’importanza dell’istruzione. Durante gli incontri, Nour ha ricevuto un kit scolastico con tutto l’occorrente per ricominciare a studiare ed è stata anche seguita da un insegnante locale per recuperare gratuitamente le lezioni che ha perso.

 

Anche sua madre ha partecipato ad attività di sensibilizzazione sulla gestione dello stress, sull’importanza dell’istruzione e su come l’abbandono scolastico possa influenzare negativamente la vita dei minori; ha anche condiviso la sua esperienza con altri genitori nelle sue stesse condizioni. Questo le ha permesso di comprendere a fondo le emozioni della figlia e incoraggiarla negli studi, e di riuscire ad organizzarsi per lavorare solo metà giornata, consentendole di frequentare la scuola al mattino. L’insegnante che segue Nour conferma che il suo rendimento è nettamente migliorato, così come il suo benessere psicologico: la ragazza è molto più proattiva e sicura di sé.

 

L’intervento di INTERSOS in Siria

 

Da novembre 2021, in Siria INTERSOS ha garantito prevenzione, tutela e assistenza psicosociale a 30.500 persone, tra cui 23.609 minori. Grazie al sostegno dell’Unione Europea, e in collaborazione con la Mezzaluna Rossa Araba Siriana (SARC), INTERSOS ha avviato un progetto nei governatorati di Hama e Damasco Rurale per offrire servizi di protezione fondamentali alle comunità colpite dal conflitto, a bambini e adulti vulnerabili. All’interno del progetto, ha aperto e gestisce quattro centri di protezione che offrono servizi integrati di prevenzione e risposta attraverso campagne di sensibilizzazione, supporto e assistenza psicosociale alla popolazione vulnerabile.

 

Nel corso del 2023, a dodici anni dall’inizio del conflitto, in Siria si stima che 15,3 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria, con un aumento di 0,7 milioni rispetto al 2022. Il protrarsi dei combattimenti in diverse parti del Paese e il continuo deterioramento della situazione socioeconomica rendono il quadro sempre più complesso. Il 77% delle famiglie siriane non ha un reddito sufficiente a coprire i bisogni più elementari, mentre quasi il 60% della popolazione ha accesso all’elettricità solo tra le tre e le otto ore al giorno. Nelle aree controllate dal governo siriano, il reddito dovrebbe aumentare di due terzi per consentire alle famiglie di soddisfare i bisogni più elementari. Quelle costituite solo da donne con figli fanno più difficoltà in assoluto: il 16% non ha alcuna fonte di reddito, nel 2022 erano il 6%. L’impossibilità di soddisfare i bisogni primari spinge molte famiglie a una vulnerabilità estrema, fattore che mette ulteriormente a rischio i bambini. Si stima che nel corso del 2023 oltre 6,7 bambini avranno bisogno di tutela e protezione.

 

* Il nome è stato modificato per proteggere la riservatezza della persona assistita.

 

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