Fabacarr e Sanusi sono due ragazzi che abbiamo intercettato durante il progetto REST, e che abbiamo inserito in un percorso lavorativo, allontanandoli dai rischi di prostituzione e sfruttamento

 

 

I protagonisti del video qui sotto sono Fabacarr e Sanusi, due ragazzi che il team di strada INTERSOS ha incontrato nel corso delle attività legate al progetto REST. Vivevano in condizioni abitative molto precarie ed erano esposti al rischio di sfruttamento lavorativo e sessuale. Dopo un percorso di formazione nel centro di INTERSOS24, sono stati assunti oggi, come lavoratori agricoli, nel Parco della Mistica (nell’ambito del progetto KORE).

 

 

Il primo luglio si chiude il progetto REST – REsilient Strategies for Young Migrant GBV survivor, avviato da INTERSOS alla fine del 2020, in partenariato con il Comune di Roma e con la società di ricerca, consulenza e comunicazione, Digivis. Il progetto, finanziato dal Directorate General for Justice and Consumers della Commissione Europea, è nato per contrastare il fenomeno della violenza e dello sfruttamento a fini sessuali nei confronti dei minori e dei neomaggiorenni stranieri che si trovano nella città di Roma e nella sua area metropolitana.

 

Nel corso di quest’ultimo anno e mezzo, le operatrici e gli operatori di INTERSOS hanno monitorato le stazioni dei treni e degli autobus e altri luoghi di ritrovo dei minori soli non accompagnati, esposti a rischi di violenza e sfruttamento. Hanno fornito a questi ragazzi le informazioni necessarie, in diverse lingue, per accedere ai servizi socio-sanitari del territorio e hanno facilitato l’accesso dei minori a questi e altri servizi forniti dal Comune di Roma. INETRSOS ha inoltre dato vita a uno Sportello di Accoglienza per la presa in carico dei giovani, a un laboratorio di orientamento al lavoro tenuto nella struttura INTERSOS24, nel quartiere di Torre Spaccata, e a diverse attività formative.

 

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