Sud Sudan

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2006

Primo intervento nel Paese

116.500

Persone raggiunte

11

Progetti

2.370.633€

Budget attività


Contesto

Dodici anni dopo l’ottenimento dell’indipendenza e cinque anni dopo la firma dell’accordo di pace, la popolazione sud sudanese continua a dover affrontare violenze endemiche, conflitti, shock climatici e sfide sanitarie, tra cui epidemie di morbillo e di colera. 

Il Sud Sudan è inoltre alle prese con una delle più grandi crisi migratorie dell’Africa, con più di 2,2 milioni di rifugiati sud sudanesi ospitati nei Paesi vicini. Nel 2023, l’inizio del conflitto in Sudan, combinato a un’ondata di violenza e alla sospensione delle distribuzioni di cibo in alcune parti dell’Etiopia, ha causato il ritorno di migliaia di persone in Sud Sudan. Inoltre, il Sud Sudan sta continuando ad accogliere rifugiati dal Sudan, con tassi di arrivo che riflettono le dinamiche e l’intensità del conflitto. A fine maggio 2024 sono più di 140.000 i rifugiati sudanesi arrivati a causa del conflitto e più di 500.000 i Sud Sudanesi ritornati nel Paese.

L’intervento di INTERSOS

In Sud Sudan, il nostro intervento è in gran parte focalizzato sulla risposta e sulla prevenzione della violenza di genere. Svolgiamo sessioni di sensibilizzazione della comunità, nonché attività di case management e sostegno psicosociale per le sopravvissute all’interno degli spazi sicuri per donne e ragazze. Distribuiamo non-food ed emergency shelter kits ai membri più bisognosi della comunità.

INTERSOS è attiva nell’Upper Nile state, dove si registra il 90% degli arrivi di persone in fuga dal conflitto in Sudan. Qui, a Malakal, abbiamo supportato i Sud Sudanesi di ritorno dal Sudan attraverso attività di protezione e tutela dell’infanzia, gestendo direttamente i casi di bambini vulnerabili, facilitando l’accesso ai servizi di supporto psicosociale, distribuendo kit igienici e sensibilizzando sulla prevenzione e la riduzione del rischio di violenza di genere. Nell’ambito della protezione dell’infanzia, abbiamo anche riabilitato diversi spazi sicuri per bambini e bambine. 

Nello Stato di Jongley, invece, svolgiamo attività di monitoraggio delle frontiere lavorando all’identificazione delle persone che necessitano di protezione internazionale, supportando i richiedenti asilo e i rifugiati nelle procedure di pre-registrazione, monitorando i casi di protezione e raccogliendo le segnalazioni degli incidenti di protezione, e fornendo sostegno e supporto psicosociale alle vittime di violenza di genere, ai Sud Sudanesi di ritorno dal Sudan e dall’Etiopia e agli sfollati interni.

Per promuovere la coesione sociale, abbiamo anche sostenuto la creazione di attività commerciali co-gestite da rimpatriati e membri della comunità ospitante, come ristoranti e sale da tè. 

Altre attività di sostegno al reddito hanno incluso distribuzioni di kit per la pesca, macchine da cucire, sementi e impianti di macinazione nello Stato di Jonglei. 

Nell’ambito delle nostre attività WASH, abbiamo riabilitato pozzi e costruito latrine. Abbiamo condotto attività di promozione dell’igiene, fornito kit di emergenza idrico-sanitaria (secchi, sapone e filtri per l’acqua) e hygiene kit

A Bentiu, il team di INTERSOS ha lavorato alla costruzione e alla riabilitazione di classi all’interno delle scuole primarie. Abbiamo svolto attività di formazione sulla gestione delle scuole e sull’attuazione dei piani di sviluppo scolastico.