Libia

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2018

Primo intervento nel Paese

85.900

Persone raggiunte

14

Progetti

2.707.689€

Budget attività


Contesto

Dalla rivolta della Primavera araba del 2011, la Libia è stata coinvolta in una guerra civile. Di conseguenza, il Paese ha sperimentato una prolungata instabilità politica, una violenza diffusa, la proliferazione di vari gruppi armati che cercano di controllare la nazione, danni significativi alle infrastrutture vitali e gravi interruzioni nella produzione di petrolio. Il 10 settembre 2023, la tempesta Daniel si è abbattuta sul nord-est della Libia, provocando il crollo di due dighe nel distretto di Derna e bisogni di assistenza umanitaria per oltre 884.000 persone. 

Paese di destinazione e di transito, la Libia ospita circa 650.000 migranti, rifugiati e richiedenti asilo, che hanno un accesso limitato ai servizi di base e sono frequentemente esposti a violenze, torture e abusi. Il Paese ospita anche circa 160.000 sfollati interni.

L’intervento di INTERSOS

INTERSOS gestisce quattro centri comunitari in Libia, in collaborazione con organizzazioni della società civile, a Tripoli, Brak Al Shati, Sabha e Ajdabiya. I nostri operatori umanitari svolgono attività di case management individuali condotte da assistenti sociali, che comprendono l’identificazione, il primo soccorso psicosociale, la consulenza psicosociale e il rinvio a servizi specializzati. Inoltre, l’équipe di supporto psicosociale ha realizzato una serie di attività adatte alle esigenze dei bambini di diversa provenienza, favorendo l’inclusione e rispondendo ai loro bisogni di sostegno psicosociale.

Gli assistenti sociali di INTERSOS hanno anche condotto sessioni di sensibilizzazione per genitori e caregiver su pratiche genitoriali, protezione dell’infanzia, questioni legate all’istruzione, violenza di genere, prevenzione dello sfruttamento e dell’abuso sessuale, bullismo e sull’importanza della salute mentale. 

Le attività sono state condotte per lo più presso i centri comunitari, ma le sessioni di sostegno psicosociale e di sensibilizzazione sono state condotte anche in modalità remota (outreach), rivolgendosi alle persone che non sono in grado di raggiungere i centri a causa della distanza o dei costi di trasporto. 

I centri comunitari hanno ospitato anche servizi di educazione non formale, con lezioni di recupero di lingua araba, inglese e matematica rivolte a bambini che avevano abbandonato la scuola. Il programma prevede anche lo sviluppo e la promozione di life skills per bambini e giovani, la formazione degli insegnanti, sessioni di sensibilizzazione per i genitori sull’importanza dell’istruzione e dell’iscrizione a scuola, e la facilitazione dell’iscrizione dei bambini non scolarizzati. 

Sempre nei centri comunitari, INTERSOS conduce screening sanitari, visite mediche e sessioni di sensibilizzazione su temi sanitari, con particolare attenzione ai bambini e alle madri.