INTERSOS ha distribuito materiale per affrontare il freddo a più di 1600 famiglie nella provincia di Kabul

 

 

La crisi umanitaria in Afghanistan continua ad aggravarsi e, a un anno e mezzo dalla presa del potere dei Talebani, il bilancio è di 28milioni di persone che per sopravvivere hanno bisogno di assistenza.

 

In questo contesto, l’arrivo delle temperature invernali, che in media a gennaio e febbraio raggiungono i meno 6 gradi e che quest’anno hanno toccato il picco dei meno 15, non fa che acuire le difficoltà che la popolazione deve affrontare quotidianamente.

 

In Afghanistan attualmente il 56% delle famiglie vive in abitazioni parzialmente danneggiate, il 18% in case quasi del tutto distrutte, e moltissime sono le persone sfollate che passano l’inverno in ripari provvisori. L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e l’abbassamento della capacità di spesa delle famiglie, ha portato le persone a non potersi permettere l’acquisto di gas e legna sufficienti a riscaldarsi per tutta la stagione. A causa del gelo sono state inoltre sospese le attività agricole e nelle aree montuose nevose i trasporti non riescono a funzionare in maniera regolare.

 

Questa situazione critica si va a sommare al costante aumento dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione, delle violenze di genere e delle malattie. Queste ultime – in particolare quelle a rischio epidemico e le infezioni tramesse dall’acqua e da vettori che aumentano con il freddo– si diffondono più facilmente nel periodo invernale. Parliamo di diarrea stagionale, colera, malattie respiratorie e rischio di difterite per i bambini, oltre che della presenza costante nel paese di focolai di morbillo, febbre dengue e COVID-19: tutte patologie che, a causa della vulnerabilità fisica delle persone colpite e dell’assistenza sanitaria limitata, portano spesso alla morte soprattutto i bambini

 

In vista dell’arrivo delle temperature rigide, quest’anno gli operatori e le operatrici di INTERSOS hanno distribuito materiale di vario genere per affrontare l’inverno a 1612 famiglie vulnerabili dal punto di vista economico, sociale e sanitario, e composte in media da 7 persone. In tre distretti della provincia di Kabul sono stati consegnati kit contenenti utensili da cucina (pentole e stoviglie), fornelli con bombole di gas, coperte e asciugamani, teloni di plastica, taniche di benzina, legna, abiti pesanti, guanti, berretti e scarponi per adulti e bambini.

 

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