Presentata oggi la lettera aperta al Governo e al Parlamento per l’annullamento del Memorandum da parte del Tavolo Asilo Nazionale.
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– Annullamento immediato del memorandum 2017 e dei precedenti accordi con il Governo libico.
– Immediata evacuazione dei centri di detenzione per migranti, garantendo loro la necessaria assistenza e protezione, sotto l’egida della comunità internazionale.
– Istituzione di un programma efficace di ricerca e salvataggio in mare a livello nazionale ed europeo, e di canali di ingresso sicuri e regolari.
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Queste le principali richieste contenute nella lettera aperta al Governo e al Parlamento del Tavolo Asilo Nazionale presentata oggi.
I documentati crimini contro l’umanità portano ad escludere che vi siano le condizioni per rinnovare gli accordi con il Governo di Tripoli, ostaggio e complice di milizie, trafficanti di esseri umani e mafie locali.
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L’Italia non può continuare a sostenere la Guardia Costiera libica che non risponde alle richieste di aiuto abbandonando in mare persone ancora in vita ed esercitando violenze sui naufraghi.
La rotta nel Mediterraneo centrale è quella più pericolosa al mondo: secondo le stime di UNHCR, dall’inizio del 2019 ad oggi è morta nel tentativo di raggiungere l’Europa dalla Libia una persona ogni 11 persone sbarcate.
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Il Governo italiano non può rinnovare un accordo che preveda l’istituzione dei centri di detenzione libici. Luoghi dove uomini, donne e bambini vengono sottoposti a torture, stupri e violenze sistematiche da parte dei funzionari statali e delle milizie che li gestiscono.
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La lettera ricorda che le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa e la Commissione europea hanno più volte affermato che la Libia non può in alcun modo essere considerata un Paese sicuro e dunque le persone che tentano di fuggire non possono essere rimandate in quel Paese.