Le Nazioni Unite hanno lanciato oggi, attraverso il Global Humanitarian Overview, il loro appello globale per il 2024, chiedendo 46,4 miliardi di dollari per assistere 180,5 milioni di persone. Le ONG, in un documento congiunto, ribadiscono l’urgenza di finanziare gli aiuti: nel 2023 è stato possibile di coprire solo il 35% dei bisogni umanitari

 

 

Servono 46,4 miliardi di dollari per assistere 180,5 milioni di persone con aiuti umanitari e attività di protezione salvavita. L’appello è arrivato oggi dalle Nazioni Unite attraverso l’annuale report Global Humanirarian Overview.  Dal report emergono le terribili conseguenze che i conflitti, l’emergenza climatica e il collasso delle economie mondiali stanno avendo sulle comunità più vulnerabili, e che stanno determinando carestie, sfollamenti massicci ed epidemie.
Nel 2023, un bambino su cinque vive in zone di conflitto o ne è fuggito. Circa 258 milioni di persone soffrono la fame in maniera acuta. Una persona su 73 in tutto il mondo è sfollata, una cifra, questa, raddoppiata negli ultimi 10 anni. Le epidemie, inoltre, stanno causando perdite di vite umane evitabili in ogni angolo del mondo.
La carenza di fondi nel 2023 ha fatto sì che le organizzazioni umanitarie raggiungessero meno di due terzi delle persone che intendevano assistere, con conseguenze catastrofiche.
In occasione del lancio odierno della Global Humanitarian Overview 2024, quindi, noi, insieme ad altre 14 ONG abbiamo firmato una dichiarazione congiunta, ribadendo che l’ambizione di raggiungere tutte le persone più bisognose non è cambiata -nonostante sia stato ridotto, nel calcolo del report, il numero delle persone che hanno diritto agli aiuti umanitari- e sottolineando l’invito ai donatori a finanziare completamente tutti i piani di risposta, azione più urgente che mai.

Miro Modrusan, INTERSOS Representative & Policy Advisor a Ginevra

Dichiarazione congiunta delle ONG

Lancio della Global Humanitarian Overview

Palazzo delle Nazioni, Ginevra – 11 dicembre 2023

 

Nonostante anni di sofferenze evitabili, perdite di vite umane e violenze di portata catastrofica, milioni di sfollati, distruzione massiccia e spesso deliberata di abitazioni, ospedali, scuole e altre infrastrutture civili essenziali e, sempre più spesso, emergenze climatiche, non esistono risoluzioni politiche reali e chiare per porre fine alle numerose crisi.

In qualità di ONG diverse che forniscono aiuti in molteplici crisi, in conformità con i principi umanitari, siamo testimoni dei crescenti bisogni umanitari e delle tremende sofferenze di milioni di persone. Siamo anche testimoni dell’incredibile resilienza e del coraggio delle comunità nel resistere agli shock e nel ricostruire le proprie vite, se supportate in modo adeguato, tempestivo ed equo.

Nonostante la generosità dei donatori, il finanziamento degli appelli globali nel 2023 ammonta solo al 35%, lasciando milioni di persone esposte alla carestia, alle malattie e a rischi di protezione pervasivi, privi di servizi essenziali. In questi scenari, le donne e i bambini sono colpiti in modo sproporzionato e i progressi faticosamente ottenuti in termini di sviluppo vengono annullati.

Nonostante l’aumento dei bisogni, il numero totale di persone bisognose delineato nella GHO 2024 si è ridotto di quasi 64 milioni rispetto al 2023. Questa riduzione riflette i progressi compiuti e gli sforzi collettivi per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale in alcune località. Ma è anche il risultato di una definizione delle priorità “per confini” che di fatto fornirà aiuti ad alcuni e li negherà ad altri. Poiché la possibilità di salvezza per molti sarà tagliata o ridotta, i rischi di protezione, compreso il rischio di sfruttamento sessuale e di abusi, saliranno alle stelle. Mettiamo in guardia dal rischio di rendere invisibili le persone bisognose e ricordiamo il nostro impegno collettivo a non lasciare indietro nessuno.

Apprezziamo gli sforzi di OCHA e dei vari HCT (Humanitarian Country Team) nella preparazione di appelli basati su dati concreti. Ma riconosciamo anche le limitazioni nel condurre valutazioni dei bisogni in contesti specifici e chiediamo di mantenere un approccio imparziale basato sui bisogni, supportato da dati disaggregati per età, genere e disabilità, oltre che sulle opinioni e le priorità delle persone colpite.

La comunità internazionale non deve deludere le persone doppiamente. Non sta riuscendo ad affrontare le cause profonde dei conflitti, dei cambiamenti climatici e di altri fattori che determinano i bisogni umanitari. I donatori attuali e quelli nuovi devono finanziare pienamente la GHO 2024, compreso il lavoro delle ONG internazionali, nazionali e locali che hanno dimostrato di essere nella posizione migliore per raggiungere le persone colpite. Esortiamo inoltre gli attori dello sviluppo a svolgere un ruolo più attivo per apportare risorse aggiuntive sostanziali e sostenibili, per lavorare in collaborazione strategica con gli attori umanitari e per ridurre i bisogni nel tempo.

 

Firmato dalle seguenti ONG:

 

ActionAid International                                                          INTERSOS

CARE International                                                                 The Lutheran World Federation

Caritas Internationalis                                                            Norwegian Refugee Council

Christian Aid                                                                          OXFAM

Danish Refugee Council                                                         Plan International

Feminist Humanitarian Network                                            Save the Children

Humanity & Inclusion – Handicap International                    Trócaire

                                                                                               World Vision International

 

 

(foto di Christian Tasso)