In Afghanistan la stagione invernale comporta ciclicamente un aumento delle vulnerabilità, soprattutto nelle aree del paese più esposte alle condizioni climatiche ostili. In questi mesi abbiamo distribuito beni essenziali per sopravvivere all’inverno a oltre 6.500 persone

 

Superare l’inverno per gli afgani non è mai semplice. Produrre cibo, e quindi reddito, è molto più difficile che nel resto dell’anno perché la neve riduce la presenza di pascoli e aree da dedicare l’allevamento del bestiame. Soprattutto tra coloro che fanno fatica a procurarsi beni di prima necessità, poi, in inverno si registra un aumento dei casi di ipotermia, di infezioni respiratorie acute e, in alcuni casi, di decessi direttamente e indirettamente legati al freddo.

Nei distretti solitamente più colpiti dal gelo invernale si stima che siano più di 1 milione le persone che hanno bisogno di aiuti per far fronte all’inverno. L’81% delle famiglie che vive in queste aree non dispone di abiti invernali adeguati e il 77% non ha accesso a materiale per il riscaldamento. In tutto l’Afghanistan le persone che necessitano di questo tipo di aiuti sono 5.8 milioni.

Sebbene quello di quest’anno sia stato un inverno più caldo della media, le basse temperature hanno minato in maniera importante le condizioni di vita delle persone più vulnerabili, che non hanno i mezzi essenziali per scaldarsi. A Kabul, INTERSOS ha distribuito in questi mesi oltre 1.000 winter kit, che hanno aiutato circa 6.500 persone a sopravvivere all’inverno. I nostri kit contengono indumenti invernali, stivali, coperte, tende impermeabili, luci solari, fornelli da campo e utensili per cucinare.

Fornire alle persone questi semplici strumenti permette di diminuire le infezioni respiratorie, l’ipotermia e, in alcuni casi, di prevenire la mortalità, soprattutto per i bambini sotto i cinque anni e gli anziani.