I minori non accompagnati in Burkina Faso sono costantemente a rischio di abusi e violenze. Grazie al sostegno dell’Unione Europea, noi supportiamo i bambini e le bambine vittime di violenza e sfruttamento con attività di protezione dell’infanzia e sensibilizzazione sulla violenza di genere

 

 

Bambine e bambini soli che hanno perso i genitori a causa degli scontri armati e minori separati delle famiglie durante gli sfollamenti. Sono in tantissimi -anche se una stima precisa al momento non esiste- tra i 2 milioni di sfollati che attualmente si contano in Burkina Faso su un totale di circa 22 milioni di abitanti. Questi minori sono costantemente esposti al rischio di abusi e violenze e sono tra coloro che pagano maggiormente il prezzo della situazione gravissima in cui versa il Paese: uno tra i più poveri al mondo, dove il 40% della popolazione -7,3milioni di persone- vive sotto la soglia di povertà. Tra le ragioni che costringono uomini, donne e bambini a lasciare le proprie case, ci sono l’insicurezza dovuta alla presenza, aumentata dal 2015, di gruppi armati non statali in diverse aree del territorio, e la povertà, determinata anche dai problemi che l’agricoltura sta registrando a causa dei cambiamenti climatici.

 

Salomé ha 17 anni e viene da Bassiéli. “Ho perso mia madre quando ero molto piccola”, racconta. “Mio padre si è risposato, vivevamo tutti insieme a Fada, poi, però, un giorno ha deciso di andare via con la nuova moglie e ci ha abbandonati”. Salomè ha raccontato ai nostri operatori umanitari di un’infanzia e di un’adolescenza difficili, del viaggio intrapreso con la sorella maggiore per tornare nel loro villaggio di origine di Bassiéli, del percorso deviato più volte a causa dei pericoli e della decisione di non poter proseguire gli studi per mancanza di soldi.

 

 

L’attività di INTERSOS

È in questo difficile contesto che INTERSOS, grazie al sostegno dell’Unione Europea, supporta i bambini e le bambine vittime di violenza, sfruttamento, discriminazione e abuso nella parte orientale del Burkina Faso, nelle province di Gourma, Tapoa, Komondjari, Gnagna e Kompienga.
Con i minori svolgiamo sessioni di sensibilizzazione sulla violenza di genere e sulla protezione dell’infanzia e distribuiamo alle donne e alle ragazze i dignity kit contenenti oggetti utili per l’igiene e la cura personale. Il nostro team coinvolge nei progetti anche gli uomini in quanto agenti di cambiamento attivo nelle loro comunità: attraverso attività educative e informative con i ragazzi e gli uomini, cerchiamo di prevenire e di combattere i meccanismi che portano ad atti di aggressione, abusi, molestie e violenze fisiche e psicologiche.