Chiediamo la fine delle uccisioni senza precedenti di civili, che finora hanno coinvolto oltre 4.500 bambini a Gaza e oltre 30 bambini in Israele
Oggi, mentre il mondo celebra la Giornata Mondiale dell’Infanzia in ricordo della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, chiediamo la fine delle uccisioni senza precedenti di civili, che finora hanno coinvolto oltre 4.500 bambini a Gaza e oltre 30 bambini in Israele. Nonostante le promesse che non sarebbe più successo, il diritto internazionale umanitario è sotto diretto e costante attacco. Le infrastrutture civili, comprese case, ospedali, scuole, chiese e moschee, non possono essere bersaglio di offensive militari. In base ai report, i servizi medici nella Striscia di Gaza sono in ginocchio, con migliaia di malati e feriti, compresi bambini, costretti a soffrire in condizioni disumane.
Le cosiddette “pause umanitarie” non rappresentano una risposta adeguata alla tremenda sofferenza di 2,3 milioni di civili intrappolati a Gaza. L’unico modo per fermare le morti civili, consentire la fornitura senza ostacoli di assistenza umanitaria essenziale e ristabilire l’accesso a beni e servizi di base come carburante, elettricità e acqua pulita è raggiungere un accordo per un cessate il fuoco adesso. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati senza condizioni, compresi i 30 bambini attualmente tenuti in ostaggio. L’incubo infernale di Gaza deve finire.