Con questo report rafforziamo il nostro impegno per l’ambiente. “Crediamo che una logistica sostenibile sia essenziale per un’efficace risposta umanitaria”

 

 

Le emissioni totali di carbonio di INTERSOS nel 2022 sono state pari a 22.000 tonnellate di CO2. Questo è quanto emerge dal Carbon Footprint Report, che serve a INTERSOS come bussola per orientare le scelte ambientali e per guidare lo sviluppo di soluzioni su misura per ridurre l’emissione di carbonio, affrontando al contempo la questione globale del cambiamento climatico. La pubblicazione di questo rapporto è un atto di trasparenza e rafforza il nostro impegno ad affrontare il cambiamento climatico e l’impatto ambientale della nostra organizzazione.

Questo progetto è stato sviluppato in collaborazione con l’organizzazione HELP Logistics, un’organizzazione fondata dalla Fondazione Kühne che si occupa di collaborare a progetti e programmi con il fine di affrontare problemi specifici nel campo della logistica umanitaria e della gestione della catena di approvvigionamento. Bruno Vandemeulebroecke, direttore regionale di HELP Logistics per l’Africa occidentale, afferma: “HELP Logistics è orgogliosa di allinearsi con gli sforzi innovativi di INTERSOS per migliorare la sostenibilità ambientale nelle operazioni umanitarie. La nostra collaborazione con INTERSOS, leader nelle pratiche sostenibili all’avanguardia, testimonia il nostro impegno reciproco nel ridurre l’impatto ambientale a lungo termine. Lavorare al fianco di un’organizzazione così lungimirante è stimolante, così come combinare le nostre competenze per migliorare il percorso di sostenibilità in diversi settori e progetti”.

Dei 23 Paesi in cui operiamo, 14 sono tra i 60 più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Nel Sahel, in Afghanistan e in Medio Oriente, il cambiamento climatico è un’ulteriore causa di sfollamento forzato, aggrava i conflitti per l’appropriazione delle risorse naturali e indebolisce la resilienza delle comunità. Allo stesso tempo, queste comunità sono le più bisognose di sostegno per adattarsi alle dinamiche attuali.

INTERSOS riconosce la propria responsabilità nell’affrontare i cambiamenti climatici e gli impatti ambientali. “Riconosciamo l’urgenza dell’affrontare il tema del cambiamento climatico e sappiamo qual è il suo impatto sulle comunità con cui lavoriamo. Guidati dalla nostra Politica Ambientale stabilita nel 2019, stiamo integrando attivamente la sostenibilità nella nostra catena di approvvigionamento, nella logistica e nella gestione delle strutture”, afferma Filipe Louraço Costa, Direttore della Logistica e degli Approvvigionamenti di INTERSOS. “Crediamo che una logistica sostenibile sia essenziale per un’efficace risposta umanitaria e siamo impegnati in una continua innovazione, collaborazione e formazione dei dipendenti per ridurre ulteriormente le nostre emissioni e sostenere il benessere delle comunità che assistiamo”.

L’organizzazione, infatti, sta adottando misure significative per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle operazioni di INTERSOS e costruire un futuro più resiliente, tra cui possiamo individuare l’esercizio Carbon Footprint Accounting in tutte le nostre operazioni globali, la definizione di obiettivi ambiziosi di riduzione per i nostri veicoli, l’ottimizzazione dei percorsi e delle operazioni di magazzino per ridurre al minimo le emissioni di trasporto, la priorità dell’approvvigionamento locale di beni e servizi così da ridurre le distanze, l’emissione di carbonio e l’investimento in soluzioni di energia rinnovabile.

Martin Rosselot, Direttore dei Programmi, spiega: “Le popolazioni che sosteniamo sono tra le più esposte e meno preparate ad affrontare le crisi ambientali, in particolare il riscaldamento globale. Consapevole della gravità dei fattori ambientali dei cambiamenti climatici, INTERSOS si assumerà le proprie responsabilità in due direzioni complementari: ridurre gli impatti negativi delle proprie attività e rafforzare la resilienza delle popolazioni colpite. Il Rapporto sulla Carbon Accounting fornisce i dati essenziali per scegliere gli obiettivi di INTERSOS e agire il più rapidamente possibile in tutte le dimensioni della nostra attività”.

L’adozione di strumenti operativi per ridurre l’impatto ambientale di ogni progetto, come NEAT+, fa parte di questo approccio. Inoltre, per rispondere meglio agli impatti del cambiamento ambientale sulle crisi umanitarie, l’organizzazione garantirà l’integrazione di obiettivi specifici e misurabili nella programmazione 2025-2027.

 

(foto di Fabio Bucciarelli)

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