Yemen, la riduzione dei finanziamenti internazionali ricadrà sui civili

A sette anni dall’inizio della guerra nello Yemen, oltre 2 yemeniti su 3 hanno bisogno di assistenza, e i governi mondiali non aumentano i finanziamenti per gli aiuti

 

 

La guerra in Ucraina non deve distogliere la nostra attenzione da altre crisi umanitarie. Ci avviciniamo al tragico anniversario dei 7 anni dall’inizio della guerra nello Yemen (il 26 marzo è la data indicata per convenzione dalle organizzazioni umanitarie).  Purtroppo, nonostante i massicci sforzi umanitari, lo Yemen resta oggi una delle più gravi crisi umanitarie al mondo: sono 23,4 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria, oltre 2 yemeniti su 3, a fronte dei 20,7 milioni dello scorso anno.

 

L’intera popolazione in questi anni ha subìto le conseguenze dirette e indirette del conflitto, aggravate dalla crescente crisi sociale, economica e finanziaria. La recente intensificazione dei combattimenti, che ha provocato morti e sofferenze tra i civili e distruzione delle infrastrutture, ha ulteriormente spinto il Paese verso un disastro umanitario. Oggi più dell’80% degli yemeniti vive sotto la soglia di povertà e migliaia di persone vivono sull’orlo della carestia.

 

L’insicurezza alimentare nello Yemen

 

L’insicurezza alimentare e la malnutrizione sono aumentate ulteriormente nei primi mesi del 2022: ad oggi sono più 17 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza e si prevede, entro giugno, un aumento fino a 19 milioni. Tra queste persone – dicono i dati IPC (Integrated Food Security Phase Classification)31mila sono in condizioni di fame estrema, ed entro giugno saranno 161mila. Le previsioni ci dicono inoltre che entro la fine del 2022 saranno 2,2 milioni i bambini e 1,3 milioni le donne incinte o in allattamento che soffriranno di malnutrizione acuta. A questo, si aggiungono le epidemie (colera, dengue, difterite, morbillo, ecc.), le inondazioni, l’isolamento globale e la pandemia di COVID-19 ad aggravare ulteriormente la vulnerabilità del Paese.

 

Insieme ad altre organizzazioni che lavorano in Yemen, siamo preoccupati per l’aggravarsi della crisi e per il fatto che, nonostante questo, i leader mondiali abbiano promesso aiuti per meno di 1 miliardo e 300 milioni di dollari contro un fabbisogno totale di 4.27 miliardi di dollari necessari per fornire assistenza salvavita alla popolazione” afferma Miro Modrusan, Geneve Rapresentative & Policy Advisor di INTERSOS. “L’azione umanitaria sostenuta dalle Nazioni Unite, dalla Croce Rossa e dalle Ong è essenziale per sostenere la popolazione”, continua Modrusan. “Chiediamo alla comunità internazionale di non abbandonare lo Yemen e di intensificare il suo sostegno per l’assistenza umanitaria

 

L’intervento di INTERSOS nello Yemen

 

Dal 2008, INTERSOS offre assistenza alle persone più vulnerabili sia nei governatorati del Sud che del Nord. Il nostro intervento garantisce servizi di assistenza sanitaria e nutrizionale alle persone colpite dal conflitto, con particolare attenzione a donne e bambini, attraverso il supporto a 27 strutture sanitarie e grazie a 6 team sanitari che si muovono a bordo di cliniche mobili. Nel 2021, 480mila persone hanno beneficiato dei servizi sanitari e nutrizionali di INTERSOS. Inoltre, l’assistenza legale e psicosociale è stata garantita dai nostri team anche in 9 centri comunitari situati nelle aree urbane e in aree remote raggiunte dai team mobili. In seguito all’emergenza causata dal COVID-19, abbiamo preso parte alla campagna di vaccinazione COVAX, supportando la somministrazione diretta dei vaccini attraverso la gestione di due centri vaccinali nello stato di Lahj, nel Sud del Paese. A fine febbraio 2022 il nostro personale è riuscito vaccinare 5.700 persone, raggiungendo 11.600 persone con messaggi di sensibilizzazione.

 

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Flavia Melillo
Flavia Melillo

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