Molti superstiti sono partiti in queste ore per il Nord Europa, una decina invece ha deciso di chiedere asilo in Italia
A distanza di un mese della strage, 76 sono le salme rimpatriate e 7 quelle ancora in attesa di riconoscimento che sono state spostate dal palazzetto di Crotone al cimitero di Cutro.
E’ stato invece identificato il bambino di meno di un anno ritrovato per primo dopo il naufragio ed è stato sepolto a Crotone. Nessuno ha richiesto il suo corpo e si suppone che siano ancora disperse le persone che erano con lui in viaggio.
I superstiti intanto sono riusciti a partire per raggiungere i propri cari nel nord Europa: per loro è stata fatta una deroga alla procedura che prevede la richiesta di asilo nel Paese di arrivo in modo da accelerare il ricongiungimento delle famiglie.
Un decina sono invece i sopravvissuti che hanno deciso di fermarsi in Calabria e fare la domanda di asilo in Italia.
Tutte le persone sopravvissute, così come i familiari delle vittime e dei dispersi, hanno avuto bisogno da subito di un supporto psicologico e per questo noi di INTERSOS siamo intervenuti all’indomani del naufragio con i nostri psicologi e, insieme alla rete di associazioni nata per affrontare questa emergenza, abbiamo anche fatto pressione per ottenere gli esami del DNA al fine di identificare i corpi e consentire loro una degna sepoltura.
“Non è stato facile non crollare”. In una telefonata Valentina Castelli, psicologa di INTERSOS, ci confida il momento per lei più straziante durante le lunghe giornate di lavoro: ascoltare gli audio di una bambina di 6 anni, trovata purtroppo senza vita, che comunicava allo zio di essere arrivata in Italia, felice di poterlo finalmente conoscere visto che lui era andato via dall’Afghanistan da ragazzino.
“Le notizie di naufragi e di ritrovamenti di corpi in mare stanno continuando e noi siamo addolorati e fortemente preoccupati ”, dice Cesare Fermi, responsabile per l’Europa di INTERSOS. “Non si possono chiudere gli occhi davanti a tutte le tragedie che accadono costantemente nel Mediterraneo”.