Nei governatorati di Bekaa e Nabatieh, INTERSOS è impegnata a garantire protezione e tutela dei diritti di donne, uomini, bambini e bambine vulnerabili delle comunità rifugiate e ospitanti

 

 

Libano, governatorato di Nabatieh. Qui, come nel governatorato di Bekaa, le comunità locali ospitano un gran numero di rifugiati che non hanno accesso ai più elementari servizi di base. Qui, a settembre scorso, con il sostegno di BPRM (Bureau of Population, Refugees and Migration), abbiamo avviato un progetto per migliorare la protezione, la tutela dei diritti e l’accesso ai servizi essenziali delle comunità di rifugiati ospitati in questi due distretti.

 

Rayah è un nome di fantasia, quello che abbiamo scelto per raccontare la storia di una ragazza di ventidue anni rifugiata in Libano. Rayah è stata costretta a sposarsi a diciassette anni con un uomo vent’anni più grande di lei. Era giovane, gli avrebbe sicuramente garantito un figlio.  Durante il matrimonio ha subito violenza fisica, emotiva e non solo: non ha ricevuto nemmeno sostegno economico per crescere il figlio e, nonostante le misere condizioni in cui viveva, la famiglia di origine era contraria al divorzio per paura del giudizio negativo da parte degli altri per questioni religiose e sociali. Questa è solo la prima parte di una storia che, come tante altre, ha come protagonista una ragazza minorenne obbligata a sposarsi, costretta a subire abusi per via di un matrimonio imposto. Ma la storia di Rayah ha un finale diverso. Rayah ha incontrato le operatrici di INTERSOS che le hanno dato il supporto di cui aveva bisogno.

 

La nostra assistente sociale è riuscita a creare un rapporto di fiducia con la ragazza, iniziando con lei un percorso di sostegno psicologico grazie al quale ha trovato il coraggio di divorziare dal marito. Inoltre, le abbiamo garantito assistenza economica con cui è riuscita a mettere insieme il denaro necessario per trovare una nuova casa in affitto dove andare a vivere con il figlio, beneficiando anche, in un primo momento, di un kit di emergenza contenente beni di prima necessità. Un altro importante passo è stato quello di iniziare a frequentare il corso di formazione professionale per diventare truccatrice nel distretto di Nabatieh. Questa formazione le ha permesso di dedicarsi ad un’attività che le piace e migliorare le sue condizioni di vita. Infatti, da settembre, serena, stabile e con il suo bimbo che ormai ha un anno, Rayah si sta esercitando a truccare amici e vicini utilizzando il kit che le hanno dato durante la formazione professionale, così da non dover spendere altri soldi per acquistarlo. E sta cercando lavoro come truccatrice. Una volta sistemata dal punto di vista lavorativo, conta di poter continuare a studiare e iscriversi all’università.

 

INTERSOS in Libano

 

In un contesto in cui le condizioni di vita sono drasticamente peggiorate negli ultimi anni, INTERSOS, già operativa in Libano dal 2006, offre accesso sicuro e inclusivo a servizi essenziali per le fasce più vulnerabili della popolazione, per le famiglie libanesi e quelle rifugiate siriane.  Nel solo 2022, il paese ha visto acuirsi diverse crisi che si sovrappongono e vanno ad esacerbare le condizioni di povertà già presenti: la crisi siriana, che ha portato oltre 1,5 milioni di rifugiati nel Paese (secondo gli ultimi dati dell’UNHCR); il crollo economico; l’instabilità politica – ormai radicata in Libano dal 2019 -, la pandemia di COVID-19 e l’esplosione del porto di Beirut del 2020 che ha ampliato la crisi politico-finanziaria.

 

Grazie al supporto di BPRM, siamo impegnati per affrontare e attenuare l’impatto che la crisi legata al COVID-19 ha sulla vita delle donne, degli uomini, dei bambini e delle bambine più vulnerabili delle comunità rifugiate e ospitanti nei governatorati di Bekaa e Nabatieh, per i prossimi due anni. Le attività mirano ad aumentare l’accesso a servizi di protezione per bambini a rischio di abusi e donne e bambini sopravvissuti a violenze. Inoltre, lavoriamo per garantire il benessere emotivo e psicologico di ogni persona concentrandoci anche sulla formazione rivolta ai bambini per prevenire ed eventualmente rispondere in maniera adeguata alle possibili violazioni nei loro confronti.

 

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