E’ online il rapporto “Spazi protetti, luoghi sicuri”, che racconta le attività e i dati di un anno in prima linea per la protezione e la tutela di diritti e dignità delle persone fragili a Roma. Nel 2024, INTERSOS a Roma ha continuato ad offrire sostegno a persone che vivono in condizioni di marginalità sociale, attraverso i servizi erogati da due centri dedicati, a Torre Spaccata e a Via Ottavia.

 

Il 2024 è stato un anno intenso per INTERSOS nella capitale, caratterizzato da un impegno costante e da nuove attività.  L’organizzazione, attiva a Roma dal 2011 con l’apertura del centro notturno A28 – un punto di riferimento cruciale per i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) in transito in Italia – ha continuato a evolvere i propri servizi per rispondere ai bisogni emergenti. Dal 2017, il progetto si è trasformato nel Centro INTERSOS24 di Torre Spaccata, un presidio multifunzionale che offre accoglienza diurna e notturna a minori e donne in situazioni di vulnerabilità, comprese coloro che sono fuoriuscite da percorsi istituzionali o esposte a violenza di genere, sfruttamento lavorativo o sessuale.

Il centro INTERSOS24 si è ampliato negli anni, integrando attività psicosociali per popolazioni vulnerabili e un ambulatorio popolare che, dal 2018, fornisce cure primarie, orientamento socio-sanitario e supporto per la salute mentale e nel 2024 ha sostenuto 202 persone, erogando 352 prestazioni. Tra i principali servizi disponibili presso il centro, inoltre, c’è il Safe Space, uno spazio sicuro dedicato a donne e persone LGBTQIA+, dove è possibile accedere ad una gamma di servizi, informazioni e opportunità di apprendimento e socializzazione. Nel corso dell’anno, qui, sono stati offerti 16 laboratori che hanno visto la partecipazione di 246 persone. Sono inoltre state supportate 480 persone attraverso 5 sportelli che fungono da ponte tra i servizi istituzionali del territorio e la popolazione, che spesso ha difficoltà ad accedervi e fruirne a causa della presenza di barriere linguistiche, culturali, documentali-burocratiche, e la mancanza di sensibilità culturale e di genere degli operatori.

Un ruolo fondamentale è svolto anche dal team mobile di outreach, attivo a Roma dal 2016 in partnership con UNICEF. Questo team monitora le aree di maggior interesse per la popolazione migrante vulnerabile, fornendo attività di orientamento ai servizi sociosanitari. Nel 2024, il team ha realizzato 19 sessioni informative raggiungendo 167 utenti dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) e ha tenuto 5 cicli di formazione per 39 membri dello staff. Queste attività hanno permesso di rafforzare la consapevolezza sulla Violenza di Genere e la conoscenza del sistema sanitario e del mondo del lavoro tra gli utenti, e di formare lo staff dei CAS sulla gestione delle situazioni di violenza e protezione dallo sfruttamento.

La necessità di tali interventi è evidente in una città come Roma, che vede una quota stimata di 24.000 persone senza fissa dimora e un numero non quantificabile di individui senza titoli di soggiorno in regola.

Dal 2019, l’impegno di INTERSOS si è esteso anche al quartiere di Ottavia, con l’istituzione del Centro Ottavia. Questo polo è dedicato a fornire supporto psicosociale, orientamento e formazione alla popolazione migrante. Nel 2024, il Centro Ottavia ha avviato il progetto “A Piccoli Passi”, finanziato da Con i Bambini, che mira a creare comunità educanti attraverso un Patto Educativo di Comunità, coinvolgendo scuole e attori territoriali. Tra i risultati, si contano 5 assemblee aperte con le scuole partner, 35 sessioni di aiuto per lo svolgimento dei compiti per  47 minori, e 70 mediazioni attivate a supporto di 40 minori e famiglie.

Inoltre, il Centro Ottavia ha lanciato il progetto “Play Your Mind” nel 2024, finanziato dalla King Baudouin Foundation, focalizzato sulla promozione della salute mentale in adolescenza. Questo progetto ha coinvolto adolescenti e figure adulte di riferimento, attraverso 16 sessioni per adulti (83 partecipanti) e 7 sessioni per adolescenti (79 partecipanti), oltre a un laboratorio musicale e un video musicale con 39 adolescenti.

Il rapporto “Spazi protetti, luoghi sicuri” evidenzia i numeri di questo impegno. Nel 2024, INTERSOS24 ha supportato 523 donne attraverso le sue attività. Lo Spazio Bimbi ha accolto 76 bambini. Lo SpazioPsi, dedicato al supporto psicologico di sopravvissute a violenza, tortura e trattamenti inumani, ha supportato 39 persone attraverso 462 colloqui clinici o riabilitativi nel corso dell’anno. Inoltre, Casa INTERSOS, un centro di accoglienza per famiglie in fuga dall’Ucraina con gravi vulnerabilità, ha ospitato 5 nuclei familiari per un totale di 19 persone.

Questi dati testimoniano il ruolo cruciale di INTERSOS a Roma nel fornire un’assistenza integrata e sensibile alle esigenze delle persone più fragili, sempre in stretta collaborazione con il Sistema Sanitario e gli Enti Locali competenti. L’obiettivo è supportare e integrare i servizi esistenti, non sostituirli, e fungere da osservatorio per contribuire al miglioramento delle politiche e dei servizi territoriali.