SUD SUDAN

L’INTERVENTO DI INTERSOS

 

Nell’ambito delle attività di protezione, le sessioni di sensibilizzazione sono condotte porta a porta così come le attività di formazione per le donne sono monitorate allo stesso modo dagli operatori. Anche attività come i gruppi di supporto psicosociale e la formazione su temi specifici sono condotte in una modalità diversa, o con una singola persona alla volta oppure in piccolissimi gruppi all’interno di spazi protetti e in linea con le misure di sicurezza. In tutte le sessioni di formazione sono inclusi argomenti inerenti il COVID-19. La costruzione di pozzi e latrine continua a riscontrare difficoltà ma continuano le sessioni di formazione su pratiche igieniche di prevenzione.

HIGHLIGHTS

8.635

persone raggiunte dalle attività di comunicazione del rischio e coinvolgimento della comunità

7.515

kit igienici distribuiti

16.478

persone raggiunte da sessioni di formazione su pratiche igieniche di prevenzione

CONTESTO

 

Il Sud Sudan vede un aumento graduale ma costante dei casi di COVID-19 confermati nel paese. Nonostante ciò, in tutti i media nazionali (Radio, TV, giornali, social) le informazioni sulla situazione del COVID-19 sono state lentamente ridotte. La capacità di risposta sanitaria del Sud Sudan è molto bassa a causa della mancanza di strutture e strumenti medici. Solo un centro a Juba è attrezzato per curare il COVID-19 e la disponibilità dei posti letto è molto limitata. Gli spostamenti interni da Juba alle località di intervento sul campo sono stati fortemente limitati, a partire da luglio anche a causa della stagione delle piogge e delle conseguenti alluvioni. Nel mese di settembre la situazione è andata stabilizzandosi e sono riprese anche le visite alle località di intervento sul campo.