LIBANO
L’INTERVENTO DI INTERSOS
Ad agosto, tutti i progetti sono andati avanti in una modalità di implementazione mista a distanza / di persona. La gestione dei casi vulnerabili, l’assistenza in denaro, l’assistenza legale, attività di sensibilizzazione della comunità vengono svolte da remoto e di persona solo per i casi urgenti e ad alto rischio. Il monitoraggio delle persone vulnerabili pure è implementato attraverso un approccio misto e incorpora domande sull’impatto del COVID-19 (ad esempio il monitoraggio dell’accesso al cibo da parte dei rifugiati nei siti abitativi informali). La gestione e la comunicazione del rischio COVID-19 è stata incorporata in tutte le attività in corso. Per il personale sono state implementate specifiche attività orientate al COVID-19 volte a facilitare la risposta a un potenziale focolaio di COVID-19 nelle aree sovraffollate. Inoltre, sul Monte Libano, è in corso la riabilitazione di un centro di isolamento COVID-19. La distribuzione di kit d’emergenza per l’igiene in risposta all’esplosione di Beirut include dispositivi di protezione individuale ed è implementata in modalità porta a porta per prevenire assembramenti.
HIGHLIGHTS

3.629
kit igienici distribuiti

271.526
persone raggiunte da attività di comunicazione e prevenzione del rischio COVID-19 nella comunità
CONTESTO
Il paese registra in media 450-550 nuovi casi al giorno. Dall’inizio della pandemia, 653 operatori sanitari sono stati riportati come infetti. Un grande impatto sulla capacità di assistenza sanitaria e sul rischio di trasmissione complessivo è stato causato dall’esplosione del porto di Beirut il 4 agosto, che ha danneggiato numerosi ospedali e cliniche nella capitale. Nuove misure di lockdown sono state messe in atto dopo l’esplosione di Beirut, con un blocco di 2 settimane (chiusura di aziende private, ristoranti, ecc. con coprifuoco tra le 18:00 e le 6:00), dopo un luglio relativamente “più rilassato”, ad eccezione delle misure preventive standard e alcuni lockdown parziali in prossimità dei giorni festivi. Le misure di limitazione della circolazione (auto a circolazione alterna in base alle targhe) che costituivano un ostacolo principale sono state rimosse e non hanno avuto impatto negli ultimi mesi. A luglio e agosto, il personale INTERSOS ha dovuto applicare una modalità di lavoro mista, a causa del blocco nazionale annunciato e implementato per 10 giorni e anche dei precedenti blocchi parziali.