ITALIA
L’INTERVENTO DI INTERSOS
A Roma, 2 unità mediche composte da due medici, tre mediatori culturali e un logista, si occupano di visite mediche e prevenzione per i senzatetto vicino alla Stazione Termini e alla Stazione Tiburtina e in vari insediamenti informali nella capitale. I nostri operatori si occupano anche di screening medici preliminari presso il centro di accoglienza per senzatetto in condizioni di vulnerabilità aperto dal Comune di Roma. A Foggia, nelle zone di Borgo Mezzanone, Borgo Tre Titoli, Palmori, Poggio Imperiale, Contrada San Matteo, Gran Ghetto, Borgo Cicerone e ex Fabbrica Daunialat, un’altra unità mobile composta da un medico e da due mediatori culturali assicura la prevenzione e le visite mediche a le migliaia di lavoratori agricoli che vivono nei cosiddetti “ghetti”, senza accesso all’acqua e in condizioni di estrema esclusione. INTERSOS, insieme ad altre organizzazioni, sta lottando per chiedere diritti e protezione per ogni lavoratore agricolo in condizioni di vulnerabilità, accesso all’acqua e servizi di base. A Crotone, con due medici e 3 mediatori culturali, un’unità mobile è attiva per aiutare le persone più vulnerabili nelle aree di Crotone, Sibari e Rossano. Un altro team costituito da un medico, due mediatori culturali e un operatore psico-sociale, a bordo di una clinica mobile, da giugno è attivo nella baraccopoli di Cassibile per informare i migranti senza fissa dimora sui rischi legati al contagio e sulle norme di prevenzione del COVID-19.
HIGHLIGHTS

1.043
persone raggiunte da attività di sensibilizzazione sanitaria sul rischio e la prevenzione del COVID-19 a Roma

965
visite mediche condotte per identificazione di eventuali contagi da COVID-19 a Roma

4.597
partecipanti a sessioni di formazione su rischi e prevenzione del coronavirus a Foggia
CONTESTO
L’Italia è uno dei paesi più fortemente colpiti dalla pandemia. Nel contesto di emergenza, una sacca importante di popolazione è rimasta esclusa dal sistema sanitario. In Italia sono oltre 50.000 le persone che vivono in strada, in condizioni di estrema precarietà. Le persone senza fissa dimora, che vivono in situazioni di promiscuità, con scarso accesso alle misure di igiene personale, sono maggiormente esposte al rischio di contagio da COVID-19 e questo rappresenta un pericolo non solo per la loro salute e ma anche per quella di tutte le persone con cui entrano in contatto. Con l’ondata epidemica che ha colpito l’Italia, i Team di INTERSOS hanno rapidamente potenziato e specializzato le attività in corso sul territorio nazionale per poter dare una risposta efficacie alle aumentate necessità sanitarie, tutelando non solo la salute individuale della popolazione più fragile, ma anche quella collettiva, allo scopo di contribuire a ridurre il focolaio epidemico.